La nascita di questa tecnologia si attribuisce in parte a Ivan Edward Sutherland verso la fine degli anni 80, ma già verso gli inizi del 2009 esplose quella che venne definita come la “pubblicità aumentata” (augmented advertising) attraverso numerose campagne da parte non solo di grandi marchi come Toyota, Lego, Mini, Kellogg, General Electrics, ma anche cantanti quali Eminem, John Mayer e riviste come Colors, Esquire Magazine o Wallpaper.
Spam Magazine, nata nel 2012 in Italia, è la prima rivista gratuita totalmente in realtà aumentata, sia per quanto riguarda i contenuti editoriali sia per quelli commerciali.
La realtà aumentata concettualmente rappresenta l’ integrazione digitale di informazioni di cui già normalmente disponiamo nelle attività, semplici o complesse, che svolgiamo durante il giorno. Il punto di partenza è l’ambiente che ci circonda, che però viene modificato aggiungendo animazioni e contenuti digitali che consentono di avere una conoscenza più approfondita della realtà che ci circonda.
Entriamo nel dettaglio di questa tecnologia e scopriamo come poter creare qualcosa, magari una prima app. Se siete classici “smanettoni” troverete nella rete alcuni software per creare qualcosa di divertente, per stupire gli amici, ma niente che possa evitare la scrittura di varie linee di codice, anche perché addentrarsi in questo ambito richiede competenze inerenti la grafica 3d (modellazione e texturing) conoscenza base dei motori di rendering 3d e qualche linguaggio di programmazione multi piattaforma per scrivere una sola volta il codice e generare app almeno per Ios e Android. Personalmente date le mie competenze come sviluppatore in ambiente Microsoft prediligo utilizzare il C# come linguaggio.
La scelta del motore di rendering è caduta su Unity e non potrebbe essere altrimenti per una serie di motivi, il primo è che parliamo di un engine utilizzato per lo sviluppo di titoli per Playstation e Xbox, il secondo riguarda la possibilità di controllare oggetti 3d (mesh) tramite il C#. Sarà poi Unity, una volta creato tutto il progetto a “deployare” su Ios e Android. Sotto il profilo dei costi, Microsoft VisualStudio lo scaricate gratis dalla rete, idem per Unity e non avete problemi di licenze fino a quando non deciderete di vendere quello che avete realizzato.
Questo post non ha la pretesa di essere un tutorial tecnico, quindi non pubblicherò linee di codice e altro, anche perché la rivista n° 1 in Italia per gli sviluppatori “IoProgrammo” mi ha chiesto di realizzare un articolo tecnico su questo argomento.
L’app che vi invito a testare (qui) ha come tema una mia particolare passione per i computer di casa Commodore, e prevede di passare da un modello all’altro, di ruotare il logo, di raggiungere il sito web cliccando sull’url, di fare lo zoom avvicinando il telefono al logo stampato su un foglio di carta, insomma creare interazione con la realtà aumentata.
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I modelli 3d utilizzati sono stati scaricati gratuitamente dalla rete, e alcuni non sono texturizzati, ma ben si prestano a definire lo scopo di questo test. E’ opportuno distinguere la realtà aumentata da quella virtuale sia concettualmente che tecnologicamente, infatti tramite la realtà virtuale si viene immersi in un completo mondo creato e gestito dal computer che perde riferimenti con quello reale.
Anche il colosso della tecnologia globale Google, anzi per essere più preciso Google Ventures, divisione dedicata a finanziare progetti e aziende innovative, porta avanti un progetto di circa 14 milioni di dollari nella startup Blue Vision Labs con sede a Londra, su un progetto di realtà aumentata condivisa.
Gli ambiti di applicazione della realtà aumentata sono oggi notevoli, escludendo la game industry, settore che rappresenta oggi il key driven di sviluppo di molte innovazioni dall’hardware, alla banda larga, all’AI fino all’ IOT, vi sono già casi concreti di realtà aumentata in sala operatoria, nello sport, nei musei, nell’ editoria, insomma un po in qualsiasi settore.
Per coloro che non hanno mai avuto esperienza con questa tecnologia e vogliono testare sul loro dispositivo questa applicazione, ho predisposto degli step da seguire dopo aver scaricato il file dalla rete.
1 decomprimere il file
2 stampare il file jpg con il logo commodore
3 copiare sul proprio cellulare Android il file commodore.apk (con permessi da fonti o posizioni fittizie)
4 lanciare il file commodore apk da telefonino
5 una volta eseguita l'applicazione e fornite le autorizzazioni che vi richiede Android si avvia la telecamera e bisogna inquadrare il logo stampato.
Per problemi, chiarimenti o altro non esitate a contattarmi