Seo e social media. I social media influenzano il SEO ?

Seo e social media. I social media influenzano il SEO ?

 

Spesso ci chiediamo se alcune delle principali metriche utilizzate per il SMM, come l’engagement rate, il numero dei follower che seguono una pagina, oppure i like ricevuti da un post, possano essere utilizzati da Google come alcuni dei tanti fattori per il ranking oppure per valutare l’autorità di una pagina web, e quindi essere parte dell’algoritmo di ranking per definire il posizionamento nella serp.

Il 14 agosto 2015 John Mueller affermò categoricamente che Google non prendeva in considerazione i segnali social come fattori di posizionamento, posizione che venne ribadita sia da John Mueller che da Gary Illyes il 6 giugno 2016.

Ma a distanza di pochi mesi da quelle affermazioni in Google possono cambiare molte cose.

Di recente, proprio su questa domanda interviene direttamente il capo del web spam team di Google, Matt Cutts, assicurando che i post di Facebook, Twitter e degli altri social vengono trattati da Google alla stregua di una comune pagina web, ma non rientrano tra i fattori alla base dell’algoritmo di ranking.

Ma cerchiamo di capire a fondo cosa si intende per “pagina web”. Nello specifico se analizziamo sotto il profilo di codice HTML, un tweet oppure un post, un aggiornamento del proprio stato su Facebook vengono “visti” da Google come una parte di “contenuto” del sito Facebook, quindi come una singola pagina html.

Assodato questo aspetto, consideriamo pure che Google non indicizza tutto ciò che può essere indicizzato, questo per via di limiti fisici del motore di ricerca, dato che le pagine web, specialmente a seguito del boom legato ai social network, aumentano in maniera esponenziale.

Google non riesce a “scansionare” tutti i tweet di Twitter oppure i post su Facebook, non riesce a stare dietro a tutto il volume di dati ed informazioni prodotti ogni giorno dai social network.

Sulla base di ciò Google effettua un primo screening tra quelle pagine web che vale la pena di indicizzare, ossia che hanno un reale valore per il suo pubblico, per coloro che fanno ricerche per avere risposte e contenuti di qualità.

Quindi l’affermazione di Matt Cutts relativa al fatto che i segnali sociali non vengono presi in considerazione è legata sostanzialmente alla difficoltà di scansionare tutto Facebook, o Twitter e definire le relazioni e connessioni con altri contenuti di quella pagina presenti in tutto il web, dato che il crawler bot di Google visita le pagine web in “momenti finiti” per poi passare oltre.

Nonostante queste affermazioni, alcuni portali di grande rilevanza per la comunità SEO mondiale, come MOZ (Cyrus Shepard) e SearchMetrics, hanno pubblicato analisi e studi che evidenziano una particolare correlazione tra Facebook like, Google +1 ed alcuni siti con elevato ranking nei risultati di ricerca.

La risposta data da Matt Cutts citava che un sito con un alto social engagement, è un sito che attirerà anche altri segnali come tanti link e traffico (verso un sito web) che attualmente costituiscono alcuni dei fattori di ranking utilizzati dall’algoritmo di Google.

Aumentando l’esposizione di un sito web verso i social media, aumentano le opportunità che altri siti abbiano link verso i nostri contenuti. I social media contribuiscono così alla definizione di una strategia di link building e questo genera una crescita della reputazione del brand, una migliore customer experience, e quindi una crescita di fattori SEO quali  page authority e reputation.

A tal fine possiamo chiederci se il ranking author di un profilo individuale oppure di un gruppo, può rappresentare un segnale da includere nei fattori di posizionamento? e quindi i post oppure un articolo scritto da un influencer per un dato brand può posizionarsi in alto nella serp solo perché scritto da una persona con un alto “author rank” ?

Lo stesso Matt Cutts risponde che negli obiettivi di lungo periodo di Google vi è quello di prendere in considerazione l’autorità di individui come fattori di indicizzazione.

Ma quella dell’ influencer marketing è un'altra storia alla quale vale la pena di dedicare più spazio.

Questo articolo non ha una fine, perché legata ad argomentazioni in continua evoluzione, quindi non mi resta che salutarvi con il classico stay tuned.

Tags: Seo   Social media